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Pero, rosacee

Gli alberi, è noto, occupano parecchio spazio, cmq in un orto, anche se non troppo esteso, c'è sempre posto per un pero o 2, l'importante è che siano situati a Nord ... non faranno ombra sulle vicine coltivazioni. Il pero sembra provenire dalle regioni caucasiche, secondo alcuni dall'Asia Centrale. Cmq è di origine antichissima, ne sono state trovate tracce risalenti al neolitico.
Terreno e clima: i peri soffrono il gelo: fioriscono precocemente e le temperature troppo rigide possono bruciare o danneggiare gravemente i fiori e compromettere seriamente il raccolto. I peri si adattano a quasi tutti i tipi di terreno, soprattutto in terreni pesanti ma ben drenati.
Propagazione: i peri nati da seme non possono dare alberi in grado di produrre buoni frutti ... io innesto su pero selvatico, altri su portainnesti scelti ... cmq tutti richiedono il doppio innesto a gemma nei mesi di Luglio-Agosto.
Cure colturali: I peri sopportano potature anche energiche, infatti se una pianta non vegeta rigogliosa, o non produce, io poto anche rami di 2 o 3 anni ottenendo, generalmente, buoni risultati.
Malattie e parassiti: Marciume da fitoftora. E' una malattia provocata da un fungo, sulla buccia dei frutti appaiono macchie brune e la polpa marcisce. Occorre raccogliere e bruciare i frutti malati, poi irrorare con poltiglia bordolese con doppia dose di rame e di calce. Un parassita particolarmente pericoloso e subdolo, una specie di tarlo che rode il midollo del nostro albero e che se non individuato in tempo finisce per abbattere interi rami o per portarlo a morte. Io controllo il terreno intorno e se scopro una specie di segatura cerco il buco dal quale proviene. Infilo un pezzo di fil di ferro nel pertugio, a volte per parecchi cm, sino ad uccisione dell'insetto.
Raccolta e conservazione: raccolgo le pere un po' prima che siano mature, nel momento in cui, appena toccate, si staccano facilmente dall'albero. Li stendo su paglia, per alcuni giorni, e ottengo frutti più saporiti.




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